Come si costituisce un condominio?
Come di costituisce un condominio? La costituzione di un condominio è fondamentale poiché stabilisce e regola la gestione del condominio e la vita comune dei suoi membri.
Partendo dal presupposto che sappiamo cosa sia un condominio; un edificio con almeno due unità immobiliari di proprietà esclusiva, che include parti comuni in comproprietà.
La domanda su come si costituisce un condominio è mal formulata.
Non è necessaria una formale costituzione di un condominio, poiché esso si forma automaticamente, ipso iure, come direbbero i latini.
La giurisprudenza ha da tempo chiarito che un condominio si forma automaticamente nel momento in cui l’edificio viene diviso dall’unico proprietario originario (costruttore) con la vendita di singole unità immobiliari a uno o più acquirenti.
Pertanto, dato che un condominio di fatto nasce in modo autonomo, non è richiesta alcuna costituzione formale del condominio.
È importante considerare che i proprietari delle unità immobiliari all’interno di un edificio, anche se sono solo due, nel caso di costituzione di un condominio minimo, devono attivarsi per gestire le parti comuni.
Quando i proprietari sono tre, la gestione non segue più le regole del condominio minimo, ma quelle del condominio ordinario.
Come si costituisce un condominio?
Di conseguenza, i condomini dovranno riunirsi in assemblea e applicare i quorum costitutivi e deliberativi per prendere decisioni riguardanti la gestione condominiale.
Secondo l’articolo 1129 del Codice civile, la figura dell’amministratore di condominio non è necessaria se i condomini sono otto o meno, diventando obbligatoria solo quando il numero di condomini supera gli otto.
Anche il regolamento di condominio, come indicato nell’articolo 1138 del Codice civile, non è obbligatorio se il numero di condomini è inferiore a dieci.
Le tabelle millesimali, sebbene utili, non sono necessarie.
L’importante è che, nella ripartizione delle spese di gestione e manutenzione condominiale, si rispetti il principio di proporzionalità stabilito dall’articolo 1123 del Codice civile.
Per il nuovo condominio, i condomini possono decidere di adottare un regolamento interno che disciplini la loro convivenza e gestione delle parti comuni, se lo riterranno utile.
Questo regolamento può includere norme specifiche riguardanti l’uso delle aree comuni, gli orari di silenzio, la manutenzione degli spazi condivisi, e qualsiasi altro aspetto ritenuto importante per la convivenza armoniosa dei residenti.
Le decisioni relative alla gestione e manutenzione dell’edificio sono prese durante le assemblee condominiali, che devono essere convocate con regolarità.
Gli avvisi di convocazione devono contenere l’ordine del giorno e sono inviati a tutti i condomini con un anticipo sufficiente per permettere loro di partecipare.
In conclusione
In caso di controversie, i condomini possono ricorrere alla mediazione o, se necessario, al tribunale civile competente.
È sempre preferibile cercare una soluzione negoziata che possa evitare lunghi e costosi contenziosi legali.
Come si costituisce un condominio? Queste le risposte.